Economista inglese. Professore nelle università di
Dublino e di Londra, fu il più importante economista del suo tempo. La
sua concezione si richiamava a quella di J.S. Mill e non proponeva molto di
originale. Non di meno, la sua opera segnò una tappa importante nel
pensiero economico, soprattutto là dove, anziché condividere le
posizioni di Mill, le criticò duramente. In particolare, intervenendo sul
problema dell'offerta,
C. insiste, in contrapposizione con Mill,
sull'interdipendenza tra domanda e offerta, affermando che la prima può
variare solo col variare della seconda, e che domanda e offerta vanno
considerate in relazione ai vari prezzi. È stato uno dei sostenitori
della teoria del fondo salari. Tra le sue opere:
Carattere e metodo logico
dell'economia politica (1857);
Saggi politici (1873);
Alcuni
principi fondamentali dell'economia politica nuovamente spiegati, 1874
(Castle Bellingham, Irlanda 1823 - Blackheath, Londra 1875).